..la massa d'improvviso c'è laddove prima non c'era nulla......Nulla si preannunciava..
D'improvviso tutto nereggia di gente…..
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Da diverse settimane che cercavo nella mia biblioteca personale
(scatoloni di libri del periodo studentesco) un volume che avevo letto: Massa e Potere di Elias Canetti.
Invece cosa leggo su un settimanale che esce il Venerdì?
una recensione di un libro di Enzo Rutigliano-Il linguaggio delle masse - sulla sociologia di Elias Canetti.
"...in effetti, non s'era mai visto uno che ,per scandagliare l'alchimia delle masse, partisse da aggregati quali la pioggia,il mare, il vento, i cristalli, le foreste,la sabbia, le messi di grano..."
Mente le manifestazioni di piazza sembrano ormai più spettacolari che realmente conflittuali,andrebbe poi capito fino a che punto le pagine di Canetti reggano il confronto con le nuove masse post-politiche : quelle impalpabili del web………seguitiamo a essere massa anche quando siamo da soli davanti ad uno schermo risponde Enzo Rutigliano nell’articolo.
Spiega Rutigliano: Canetti rovescia due secoli di cultura europea, da Le Bon alla psicologia di S.Freud, la Modernità ha sempre esaltato l’individuo portatore di ordine e razionalità e svalorizzato le masse irrazionali e regressive.
In Canetti la prospettiva si ribalta,la massa , come lui l’aveva sperimentata,è l’unico luogo in cui diventano possibili l’uguaglianza e forse l’umanità stessa .
Per Canetti il vero soggetto non è il singolo ma la specie.
Fondendosi nella massa ,l’individuo non è alienato, ma si spossessa felicemente di sé.
Perchè dentro la mischia può cancellare la più ancestrale delle paure, quella che crea tra gli uomini le distanze nelle quali alligna il Potere: la paura di essere toccati.
La massa è un’entità basculante:al suo interno racchiude anche i germi della propria perdizione, d’altronde scrive Rutigliano,<
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Da questi spunti, mi vengono in mente gli “aggregatori”, le reti sociali
(socialnetwork), il google blog con la massa di informazioni dal basso che provengono dalla rete.